Perché il prezzo di ENS è diminuito?
TLDR
Il prezzo di Ethereum Name Service (ENS) è rimasto quasi stabile (-0,04%) nelle ultime 24 ore, ma una debolezza più ampia (-19,5% negli ultimi 30 giorni) riflette segnali tecnici ribassisti, minacce dalla concorrenza e un sentimento di mercato prudente. I fattori chiave sono:
- Resistenza tecnica – Non è riuscito a mantenere il livello critico di Fibonacci a 14,81$
- Slancio dei concorrenti – L’integrazione DNS di D3 mette in discussione il dominio di ENS
- Venti contrari macroeconomici – La liquidità degli altcoin si riduce a favore del predominio di Bitcoin
Approfondimento
1. Resistenza tecnica (Impatto ribassista)
Panoramica: ENS non è riuscito a mantenere lo slancio sopra il livello di ritracciamento di Fibonacci al 50% a 14,81$ (analisi Gate.io), una soglia tecnica importante. La media mobile semplice (SMA) a 30 giorni (14,85$) e la media mobile esponenziale (EMA) a 30 giorni (15,26$) ora fungono da resistenza.
Cosa significa:
- I trader hanno chiuso le posizioni dopo il rifiuto del prezzo a 14,81$, attivando segnali di vendita automatici.
- L’indice RSI a 42,21 indica un momentum neutro, senza forza per un rimbalzo.
Cosa osservare: Una chiusura giornaliera sopra i 14,81$ potrebbe indicare un’inversione rialzista; in caso contrario, si rischia un nuovo test del livello a 13,10$ (78,6% di Fibonacci).
2. Minaccia dall’integrazione DNS di D3 (Impatto ribassista)
Panoramica: La piattaforma Layer 2 di D3 (fonte) permette ai domini DNS tradizionali (ad esempio .com) di funzionare come i nomi ENS, rispettando le normative ICANN. Questo mette in discussione il ruolo di ENS come identità Web3.
Cosa significa:
- I trader temono una riduzione della domanda per i domini .eth, poiché D3 collega oltre 360 milioni di domini tradizionali al Web3.
- La mancanza di interoperabilità DNS di ENS (a differenza di D3) indebolisce la sua proposta di valore unica.
3. Riduzione della liquidità negli altcoin (Impatto ribassista)
Panoramica: Il dominio di Bitcoin è salito al 59,21% (in aumento dello 0,56% nelle ultime 24 ore), mentre l’Altcoin Season Index è a 30, indicando chiaramente una “stagione di Bitcoin”.
Cosa significa:
- La rotazione del capitale verso BTC ha penalizzato altcoin come ENS, che ha sottoperformato rispetto a ETH (-19,5% contro -11,7% negli ultimi 30 giorni).
- Il sentiment di paura (Indice Fear & Greed di CoinMarketCap a 25) amplifica le vendite nei token infrastrutturali Web3 più rischiosi.
Conclusione
La stagnazione di ENS riflette una combinazione di resistenza tecnica, pressione competitiva e un contesto macroeconomico sfavorevole per gli altcoin. Sebbene la sua utilità principale come identità rimanga solida, la mancanza di catalizzatori a breve termine e il potenziale disruptive di D3 pesano sul sentiment.
Da monitorare: Riuscirà ENS DAO ad accelerare le integrazioni Layer 2 (ad esempio ENSv2) per contrastare la minaccia di D3? Tenere d’occhio le proposte di governance e gli aggiornamenti sulle partnership.
Cosa potrebbe influenzare il prezzo futuro di ENS?
TLDR
ENS bilancia la crescita dell’identità Web3 con una concorrenza in aumento.
- ENSv2 e migrazione Layer 2 – Costi più bassi potrebbero favorire l’adozione (obiettivo Q1 2026).
- Concorrenza dai domini DNS – Progetti come D3 minacciano la quota di mercato di ENS.
- Accumulo da parte delle whale – La riduzione delle riserve sugli exchange indica una tendenza a mantenere i token nel medio termine.
Approfondimento
1. Aggiornamenti del protocollo e adozione (Impatto positivo)
Panoramica:
ENS prevede di migrare su un Layer 2 dedicato chiamato “Namechain” nel 2026, riducendo le commissioni di gas di circa il 70%, come indicato nella documentazione ENSv2. Le recenti integrazioni con PayPal e Venmo (luglio 2025) permettono di inviare criptovalute direttamente ai nomi ENS, aumentando l’utilità pratica nel mondo reale. Attualmente esistono oltre 910.000 domini .eth attivi, con registrazioni in crescita dell’8% mese su mese.
Cosa significa:
Costi più bassi e integrazioni con sistemi di pagamento diffusi potrebbero accelerare l’adozione, collegando direttamente la domanda di ENS alla crescita degli utenti di Ethereum. Storicamente, ENS ha registrato un aumento del 71% a luglio 2025 dopo la quotazione su Coinbase Germania – eventi simili potrebbero ripetersi.
2. Minacce competitive (Impatto negativo)
Panoramica:
D3, un Layer 2 su Ethereum, punta a tokenizzare i domini DNS tradizionali (.com, .ai) rispettando le regole ICANN, mirando a un mercato da 100 miliardi di dollari (The Defiant). A differenza di ENS, i domini D3 funzionano nativamente sia su Web2 che su Web3 senza necessità di ponti.
Cosa significa:
Il vantaggio di essere il primo nel settore del naming su blockchain di ENS è a rischio se D3 dovesse guadagnare terreno. Il prezzo di ENS, scontato del 60% rispetto al massimo del 2025, riflette in parte questa incertezza. Tuttavia, le partnership consolidate di ENS (ad esempio con Trust Wallet e Base) offrono una certa protezione all’ecosistema.
3. Comportamento degli holder e dinamiche di offerta (Impatto misto)
Panoramica:
Le whale hanno ritirato 250.000 ENS (circa 3,5 milioni di dollari) dagli exchange a ottobre 2025 (CoinMarketCap), riducendo l’offerta liquida. Tuttavia, il 55% dei token in circolazione rimane bloccato fino al 2026, il che potrebbe generare pressione di vendita se il sentiment peggiorasse.
Cosa significa:
Nel breve termine, la stabilità del prezzo è supportata dall’accumulo, ma le future sbloccature potrebbero limitare i guadagni. L’RSI a 14 giorni a 45,08 indica un momentum neutro, in linea con una fase di consolidamento tra 12 e 18 dollari da settembre.
Conclusione
Il prezzo di ENS dipenderà dall’efficace realizzazione della transizione al Layer 2 e dalla capacità di contrastare i concorrenti DNS. Da monitorare il voto dell’ENS DAO di novembre sul finanziamento di nuovi team di sviluppo: un “sì” potrebbe indicare un rinnovato slancio per il protocollo. Le applicazioni di ENS nell’identità digitale riusciranno a superare i rischi di commoditizzazione derivanti dai domini Web2?
Cosa dicono le persone su ENS?
TLDR
Il dibattito su ENS oscilla tra ottimismo sull’identità digitale e preoccupazioni tecniche. Ecco cosa sta emergendo:
- Segnali rialzisti puntano a $32–$38 se viene superata una resistenza chiave
- Avvisi ribassisti indicano un possibile calo a $10–$12 in caso di rottura del supporto
- Adozione Web3 in crescita grazie alle integrazioni con Base e Gemini
Approfondimento
1. @MrMinNin: Zona decisiva a novembre mista
“Il prossimo mese potrebbe essere un vero test per l’identità Web3. ENS riuscirà a tornare sopra i $20 o rimarrà stabile?”
– @MrMinNin (3.365 follower · 4.5K+ impression · 22 ottobre 2025, 19:36 UTC)
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Cosa significa: Il sentiment è diviso e dipende dal fatto che ENS mantenga il supporto tra $12 e $13 o superi la resistenza a $20. I dati on-chain (8% di nuovi domini mese su mese, oltre 90.000 possessori attivi) indicano una crescita organica, ma il prezzo resta ancora l’80% sotto il massimo storico.
2. @ensdomains: Accelerazione nell’adozione dei sottonomi rialzista
“Ogni username su Base App è un nome ENS. Oltre 750.000 handle .base.eth supportano l’identità cross-app.”
– @ensdomains (266.000 follower · 12K+ impression · 25 luglio 2025, 14:42 UTC)
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Cosa significa: Segnale positivo per l’utilità di ENS, con le integrazioni di Base e Gemini che ampliano i casi d’uso nel mondo reale. Queste partnership confermano ENS come standard di denominazione per il Web3, potenzialmente aumentando la domanda a lungo termine.
3. CoinMarketCap: Dibattito tra trader su ingresso a $21,67 rialzista
“Se ENS mantiene questa zona, la prossima fase potrebbe sorprendere tutti. Obiettivi: $32–$38.”
– Analisi tecnica (20 agosto 2025)
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Cosa significa: L’analisi tecnica suggerisce un setup guidato dalla liquidità. Una rottura sopra $21,67 potrebbe scatenare short squeeze, mentre un fallimento potrebbe portare a un calo fino a $17,31.
Conclusione
Il consenso su ENS è misto, con un equilibrio tra i progressi nell’adozione Web3 e la struttura tecnica di mercato. Sebbene le integrazioni con Base e Gemini segnalino una crescente utilità, i trader tecnici sono divisi sul fatto che $14,02 rappresenti un livello di consolidamento o una soglia di rottura. È importante monitorare la resistenza a $20 e gli aggiornamenti degli sviluppatori previsti per novembre per avere indicazioni sulla direzione futura.
Quali sono le ultime notizie su ENS?
TLDR
ENS esplora nuove frontiere dell’identità digitale con integrazioni nell’UE e collaborazioni nel mondo Web3. Ecco gli ultimi aggiornamenti:
- Lancio di ENS App & Explorer (5 novembre 2025) – Nuovi strumenti per gestire l’identità nel Web3.
- Integrazione di Doma DNS (31 ottobre 2025) – Collegamento tra domini tradizionali e funzionalità ENS.
- Sottodomini ENS su Gemini Wallet (14 agosto 2025) – Recupero semplificato tramite identità basate su ENS.
Approfondimento
1. Lancio di ENS App & Explorer (5 novembre 2025)
Panoramica
ENS ha presentato ENS App e ENS Explorer, strumenti che unificano la gestione decentralizzata dell’identità digitale. L’app ora supporta immagini di intestazione e aggiornamenti del profilo senza costi di gas, mentre Explorer consente la risoluzione dei nomi su più blockchain. Una integrazione in testnet con Doma permette ai domini DNS tokenizzati (come .com) di funzionare come nomi ENS.
Cosa significa
Questo rafforza la posizione di ENS come pilastro dell’identità nel Web3, unendo l’utilità dei DNS tradizionali con l’interoperabilità blockchain. La maggiore facilità d’uso potrebbe favorire l’adozione anche tra chi non è esperto di criptovalute. (ENS Domains)
2. Le ambizioni Layer 2 di Doma per i DNS (31 ottobre 2025)
Panoramica
D3 ha lanciato un Layer 2 su Ethereum per tokenizzare domini DNS (ad esempio .com, .ai) destinati all’uso in DeFi. A differenza di ENS, D3 si concentra su domini conformi a ICANN, permettendo la proprietà frazionata e l’uso come garanzia, integrandosi con i registrar Web2.
Cosa significa
Questo rappresenta sia una sfida che una conferma per la visione di ENS. Mentre D3 punta ai mercati dei domini tradizionali, ENS mantiene il vantaggio di essere il primo nel campo dell’identità nativa Web3. (The Defiant)
3. Integrazione dei sottodomini ENS su Gemini Wallet (14 agosto 2025)
Panoramica
Gemini Wallet ha integrato i sottodomini ENS (es. you.gemini.eth) per semplificare il recupero del portafoglio. Gli utenti possono recuperare portafogli persi tramite il loro nome ENS, sfruttando il sistema decentralizzato di risoluzione ENS.
Cosa significa
L’adozione da parte di un grande exchange rafforza l’utilità di ENS oltre Ethereum, aumentando l’appeal verso un pubblico più ampio. Dopo l’integrazione, sono stati registrati oltre 750.000 handle .base.eth. (ENS Domains)
Conclusione
ENS continua a evolversi come livello chiave per l’identità nel Web3, bilanciando innovazione (lancio di App e Explorer) e partnership strategiche (Gemini, Doma). Sebbene la concorrenza da progetti focalizzati sui DNS tradizionali sia in crescita, l’ecosistema consolidato di ENS e il supporto normativo europeo le conferiscono una posizione unica. Nel 2026, la crescita dell’identità decentralizzata supererà i sistemi di dominio tradizionali?
Qual è il prossimo passo nella roadmap di ENS?
TLDR
La roadmap di Ethereum Name Service (ENS) si concentra su scalabilità, facilità d’uso ed espansione dell’ecosistema.
- Migrazione ENSv2 (Q4 2025) – Aggiornamenti del protocollo principale su Layer 2 per ridurre i costi.
- Integrazione DNS (Testnet attiva) – Domini DNS tokenizzati come identità compatibili con ENS.
- ENS App & Explorer (Lanciati a novembre 2025) – Interfaccia unificata per la gestione dell’identità Web3.
- Miglioramenti nella Governance (In corso) – Ottimizzazione delle proposte DAO e dei meccanismi di voto.
- Lancio Namechain L2 (2026) – Catena Layer 2 dedicata all’infrastruttura ENS.
Approfondimento
1. Migrazione ENSv2 (Q4 2025)
Panoramica: ENSv2 sposta le funzioni principali (registrazioni, rinnovi) su una rete Layer 2, riducendo le commissioni di gas di circa il 70% (ENSv2 Proposal). L’aggiornamento introduce registri gerarchici, permettendo agli utenti di possedere sottodomini come NFT indipendenti.
Cosa significa: Un segnale positivo per l’adozione, poiché costi più bassi favoriscono nuovi casi d’uso (ad esempio micro-transazioni e identità sociali). I rischi includono possibili ritardi nella finalizzazione del Layer 2 e nelle verifiche dei contratti intelligenti.
2. Integrazione DNS (Testnet attiva)
Panoramica: I domini DNS tradizionali (come .com, .xyz) tokenizzati tramite il Doma Protocol possono ora funzionare come nomi ENS sulla testnet di Ethereum (Doma Workshop).
Cosa significa: Un approccio neutro-positivo che crea un ponte tra utenti Web2 e Web3, ma dipende dall’adozione da parte dei registrar. Il successo dipenderà dalle collaborazioni con enti allineati a ICANN.
3. ENS App & Explorer (Lanciati a novembre 2025)
Panoramica: La nuova ENS App semplifica la gestione dei nomi .eth, dei sottodomini e dei dati del profilo (avatar, link social). Lo strumento Explorer consente di monitorare l’attività on-chain delle identità (ENS Tweet).
Cosa significa: Un miglioramento significativo per l’usabilità, soprattutto per chi non ha competenze tecniche. Da monitorare: indirizzi attivi mensili (attualmente circa 3.000) e tassi di creazione di sottodomini.
4. Miglioramenti nella Governance
Panoramica: La DAO di ENS sta perfezionando le soglie per le proposte e i processi di delega per ridurre l’apatia degli elettori (partecipazione attuale inferiore al 10% dei detentori di token).
Cosa significa: Un impatto neutro: una governance efficace potrebbe rafforzare la resilienza del protocollo, ma è difficile bilanciare decentralizzazione ed efficienza.
5. Lancio Namechain L2 (2026)
Panoramica: È in fase di studio una Layer 2 dedicata su Ethereum chiamata “Namechain”, pensata per ospitare la risoluzione ENS, i gateway CCIP-Read e le integrazioni con DNS legacy (Roadmap).
Cosa significa: Un’opportunità positiva a lungo termine se l’implementazione seguirà la visione di Ethereum basata sui rollup. Il rischio principale è la concorrenza da parte di protocolli di naming rivali su catene ad alta capacità.
Conclusione
ENS punta a migliorare scalabilità (migrazione L2), interoperabilità (integrazione DNS) e esperienza utente (nuove app) per consolidare il suo ruolo come livello di identità nel Web3. Sebbene l’esecuzione tecnica sia fondamentale, collaborazioni con attori TradFi (ad esempio Gemini) e registrar DNS potrebbero accelerare l’adozione di massa.
I risparmi sulle commissioni di ENSv2 basteranno a compensare la complessità della migrazione di milioni di nomi .eth?
Qual è l'ultimo aggiornamento nella codebase di ENS?
TLDR
ENS ha introdotto nuovi prodotti, miglioramenti di sicurezza e funzionalità per facilitare l’uso nella sua ultima versione del codice.
- Lancio di ENS App & Explorer (ottobre 2025) – Gestione semplificata dell’identità e integrazione dei domini.
- Supporto per immagini di intestazione (ottobre 2025) – Profili personalizzabili con aggiornamenti senza costi di gas.
- Servizio di metadata per la sicurezza (ottobre 2025) – Gestione più sicura delle immagini e risoluzione standardizzata.
Approfondimento
1. Lancio di ENS App & Explorer (ottobre 2025)
Panoramica: ENS ha lanciato due nuovi strumenti: ENS App, un’interfaccia utente per gestire i domini, e ENS Explorer, uno strumento per interrogare dati sulla blockchain relativi a domini e sottodomini.
Questa integrazione permette ai domini DNS tradizionali, tokenizzati tramite Doma (un protocollo decentralizzato per domini), di funzionare come nomi ENS di prima classe sulla testnet di Ethereum. In pratica, collega i sistemi di denominazione Web2 e Web3, consentendo a domini come example.com di risolvere indirizzi crypto o siti decentralizzati tramite ENS.
Cosa significa: Questo è un segnale positivo per ENS perché amplia l’utilizzo oltre gli utenti nativi di Ethereum, aumentando potenzialmente l’adozione tra i possessori di domini tradizionali. (Fonte)
2. Supporto per immagini di intestazione (ottobre 2025)
Panoramica: Ora gli utenti possono aggiungere immagini di intestazione ai loro profili ENS, oltre agli avatar.
Questa funzione supporta aggiornamenti senza costi di gas se le immagini vengono caricate tramite il servizio di metadata ENS, riducendo così le spese per personalizzare il profilo. L’aggiornamento si applica anche ai processi di creazione e registrazione dei sottodomini.
Cosa significa: Questo miglioramento non cambia significativamente il valore di ENS, ma rende l’esperienza utente più ricca e personalizzabile, il che potrebbe aumentare l’interesse verso gli strumenti di identità Web3. (Fonte)
3. Servizio di metadata per la sicurezza (ottobre 2025)
Panoramica: ENS ha spostato la risoluzione delle immagini (avatar e intestazioni) da dati on-chain a un servizio centralizzato di metadata.
Questo riduce la dipendenza da richieste dirette sulla blockchain, standardizza i formati delle immagini e limita rischi come l’inserimento di contenuti malevoli. Il servizio mantiene comunque la decentralizzazione per i dati critici relativi alla proprietà dei domini.
Cosa significa: Questo è un passo avanti per ENS perché bilancia sicurezza e facilità d’uso, risolvendo un problema importante per l’adozione di massa senza compromettere la decentralizzazione fondamentale. (Fonte)
Conclusione
Gli aggiornamenti recenti di ENS puntano a migliorare l’interoperabilità (integrazione con Doma), l’esperienza utente (immagini di intestazione) e la sicurezza (servizio di metadata). Questi cambiamenti rendono ENS una soluzione di identità Web3 più accessibile e sicura. L’integrazione con domini tradizionali sarà la chiave per la prossima fase di crescita di ENS?