Perché il prezzo di PI è diminuito?
TLDR
Il prezzo di Pi Network è sceso dell’1,45% nelle ultime 24 ore, attestandosi a 0,216$, continuando un calo del 13,35% negli ultimi 7 giorni e del 39,50% negli ultimi 30 giorni. Ecco i motivi principali:
- Lancio del DEX/AMM su Testnet delude – Reazioni contrastanti ai nuovi strumenti DeFi, con preoccupazioni su bassa liquidità e centralizzazione.
- Rottura tecnica – Il prezzo è sceso sotto un supporto critico di Fibonacci (0,22–0,23$), attivando stop-loss.
- Ansia per lo sblocco dei token – Oltre 165 milioni di PI saranno sbloccati a settembre, aumentando i timori di eccesso di offerta.
Analisi Approfondita
1. Lancio del Testnet DeFi delude (Impatto ribassista)
Panoramica:
Il 14 ottobre 2025 Pi Network ha lanciato un exchange decentralizzato (DEX) e un market maker automatico (AMM) sulla sua testnet. Sebbene progettati per aumentare l’utilità, il lancio è coinciso con un aumento del volume del 14,08% nelle 24 ore ($48,1 milioni), senza però invertire il sentiment negativo.
Cosa significa:
- Il lancio del DEX/AMM rappresenta un progresso, ma manca ancora liquidità immediata o partnership significative per stimolare la domanda.
- I critici definiscono l’ecosistema Pi una “catena fantasma” con circa 210 app attive, contro le oltre 4.400 dApp di Ethereum.
- Persistono rischi di centralizzazione: la Pi Foundation detiene circa 90 miliardi di PI (90% dell’offerta massima), come riportato da Crypto.News.
Cosa monitorare:
Tempi di integrazione sulla mainnet e metriche di adozione dei pool di liquidità.
2. Rottura del supporto tecnico (Impatto ribassista)
Panoramica:
Il 10 ottobre il prezzo di PI è sceso sotto la Golden Pocket di Fibonacci 0,618 (0,22–0,23$), perdendo un importante livello psicologico di supporto.
Cosa significa:
- Gli indicatori RSI a 7 giorni (38,22) e a 21 giorni (33,04) segnalano condizioni di ipervenduto, ma senza segnali di inversione rialzista.
- Il prezzo è scambiato 54% sotto la media mobile a 200 giorni (0,509$), confermando una tendenza ribassista di lungo termine.
- Il prossimo supporto si trova tra 0,20 e 0,205$ (minimi da inizio anno), mentre la resistenza si concentra tra 0,25 e 0,26$.
3. Sblocco dei token e mancati listing sugli exchange (Impatto ribassista)
Panoramica:
A settembre 2025 sono previsti oltre 165 milioni di token PI sbloccati, che si aggiungeranno agli 8,27 miliardi già in circolazione. Nel frattempo, Binance e Coinbase evitano ancora di quotare PI per timori legati alla centralizzazione.
Cosa significa:
- Gli sblocchi generano una pressione di vendita strutturale: circa 1,24 miliardi di PI entreranno in circolazione nel prossimo anno.
- La liquidità limitata sugli exchange minori (come Gate.io) aumenta la volatilità. Il rapporto di rotazione di PI (volume/capitalizzazione di mercato) è solo del 2,7%, segnalando libri ordini poco profondi.
- Il CEO di Bybit, Ben Zhou, ha ribadito su Crypto.News che PI manca di “trasparenza per una quotazione credibile”.
Conclusione
Il calo di Pi riflette fondamentali deboli (centralizzazione, bassa utilità), rotture tecniche e venti contrari macroeconomici (capitalizzazione crypto in calo del 2,28% in 24h). Sebbene l’RSI in ipervenduto suggerisca un possibile rimbalzo, una ripresa sostenuta richiede progressi su listing negli exchange, burn di token o maggiore trazione nell’ecosistema.
Da tenere d’occhio: riuscirà PI a mantenere il supporto a 0,20$ prima della scadenza dell’Hackathon (15 ottobre) e dell’aggiornamento mainnet Protocol v23 previsto per il quarto trimestre?
Cosa potrebbe influenzare il prezzo futuro di PI?
TLDR
Il prezzo di Pi oscilla tra la crescita dell’ecosistema e i rischi legati all’offerta.
- Migrazione Mainnet e Aggiornamenti del Protocollo – Miglioramenti nella scalabilità contro rischi di esecuzione
- Sblocchi di Token e Movimenti di Whale – 1,24 miliardi di PI sbloccati in 12 mesi + accumulo da parte di whale
- Listing su Exchange e Liquidità – Speculazioni su Binance/Bitget contro preoccupazioni di centralizzazione
Analisi Approfondita
1. Migrazione Mainnet e Protocollo v23 (Impatto Misto)
Panoramica:
La migrazione della Mainnet di Pi è completata all’80% (oltre 12 milioni di utenti migrati), con le fasi finali che riguardano i bonus per i referral e gli sblocchi periodici dei token. L’aggiornamento Protocollo v23, previsto tra il quarto trimestre 2025 e il primo trimestre 2026, mira a integrare le transazioni parallele di Stellar e gli smart contract tramite un SDK in Rust.
Cosa significa:
Se l’aggiornamento avrà successo, potrebbe stabilizzare il prezzo aumentando l’utilità della rete (ad esempio, tramite DeFi con il Testnet DEX/AMM). Ritardi o problemi tecnici potrebbero alimentare la narrazione della “ghost chain” (catena fantasma), con PI che ha perso il 92% dal suo picco del 2025.
2. Sblocchi di Token e Attività delle Whale (Tendenza Ribassista)
Panoramica:
Tra 155 e 337 milioni di token PI verranno sbloccati ogni mese fino al 2026, aumentando l’offerta circolante che attualmente è di 8,27 miliardi. Una whale (portafoglio “GAS…ODM”) detiene oltre 350 milioni di PI, pari a circa 134 milioni di dollari, secondo i dati on-chain.
Cosa significa:
Gli sblocchi potrebbero aumentare la pressione di vendita (il prezzo di PI è sceso del 38,87% negli ultimi 30 giorni). L’accumulo da parte della whale potrebbe indicare fiducia a lungo termine, ma c’è il rischio di forte volatilità se dovessero vendere grandi quantità.
3. Listing su Exchange e Liquidità (Catalizzatore Rialzista)
Panoramica:
PI è scambiato su exchange di fascia media come OKX e Gate.io, ma manca ancora il listing su Binance o Coinbase. Si vocifera che l’inserimento su Binance dipenda dalla risoluzione delle preoccupazioni sulla centralizzazione, dato che la Pi Foundation detiene oltre 52 miliardi di PI.
Cosa significa:
Un listing importante aumenterebbe la liquidità e la legittimità del token: storicamente, i token guadagnano tra il 50% e il 200% dopo un listing. Tuttavia, il CEO di Bybit ha criticato la trasparenza di PI, scoraggiando altri exchange.
Conclusione
Il prezzo di Pi dipende dall’equilibrio tra l’inflazione dell’offerta (sblocchi) e i fattori di domanda (DeFi, listing). È importante monitorare la transizione dal Testnet alla Mainnet con il Protocollo v23 e le voci sugli exchange. Riuscirà la community di oltre 60 milioni di utenti di PI a passare da semplici miner speculativi a partecipanti attivi dell’ecosistema?
Cosa dicono le persone su PI?
TLDR
La comunità di Pi oscilla tra speranza e frustrazione mentre il supporto a $0,22 vacilla. Ecco cosa si dice:
- Crollo a nuovi minimi – In calo del 92% rispetto al picco, gli scettici lo definiscono una "truffa".
- Ambizioni DeFi – Il lancio del DEX/AMM su Testnet genera un cauto ottimismo.
- Sblocco dei token – In arrivo 120 milioni di PI, alimentando timori di pressione di vendita.
- Hype per Protocol v23 – L’aggiornamento del quarto trimestre è visto come decisivo per la ripresa.
Approfondimento
1. @WhaleGuru: “La più grande truffa crypto” sentiment ribassista
“PI è sceso del 90% dal lancio della mainnet – nessuna utilità, solo promesse. La Foundation detiene 90 miliardi di token, zero audit.”
– @WhaleGuru (212K follower · 1,2M impression · 12-10-2025 17:00 UTC)
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Cosa significa: Il sentimento negativo domina mentre la fiducia si erode, con accuse di centralizzazione e mancanza di trasparenza che pesano sul prezzo.
2. @PiCoreTeam: Strumenti DeFi su Testnet, segnale positivo
“DEX/AMM attivi su Testnet – I Pionieri possono ora scambiare token e fornire liquidità.”
– @PiCoreTeam (3,1M follower · 8,7M impression · 14-10-2025 10:41 UTC)
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Cosa significa: Segnale positivo per la crescita dell’ecosistema se l’esecuzione sarà efficace, ma persiste lo scetticismo dato il passato di ritardi nelle consegne di PI.
3. @CryptoTA_Pro: $0,22 “Golden Pocket” posizione neutrale
“Rimbalzo a 0,618 Fib ($0,22) – si sta formando una candela engulfing rialzista. Target $0,26 se il supporto regge.”
– @CryptoTA_Pro (89K follower · 430K impression · 10-10-2025 13:06 UTC)
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Cosa significa: I trader tecnici vedono un possibile rimbalzo a breve termine, ma serve un volume sostenuto per confermare un’inversione di tendenza.
4. @PiHackathon2025: Slancio degli sviluppatori, ma prezzo immobile
“23.000 app su Pi Studio – Scadenza Hackathon 15 ottobre. Gli sviluppatori riusciranno a salvare PI?”
– @PiHackathon2025 (156K follower · 620K impression · 12-10-2025 12:10 UTC)
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Cosa significa: Segnali contrastanti – l’attività degli sviluppatori cresce (+210 app attive), ma il prezzo del token resta scollegato dai progressi dell’ecosistema.
Conclusione
Il consenso su Pi Network è ribassista ma con speranze speculative. Mentre gli aggiornamenti del Protocol v23 e gli strumenti DeFi potrebbero riaccendere l’interesse, i continui sblocchi di token (-120M PI nei prossimi 30 giorni) e il danno reputazionale causato dalle accuse di “truffa” tengono gli acquirenti alla larga. Tenete d’occhio il supporto a $0,22 e l’adozione del DEX su Testnet – una rottura sotto i $0,20 potrebbe scatenare vendite di panico, mentre un lancio di successo sulla mainnet potrebbe stabilizzare la situazione.
Quali sono le ultime notizie su PI?
TLDR
Pi Network affronta importanti progressi tecnologici e difficoltà di mercato, sperimentando strumenti DeFi mentre il prezzo subisce un crollo del 92%. Ecco gli ultimi aggiornamenti:
- Lancio di DEX & AMM (14 ottobre 2025) – Pi Network presenta un exchange decentralizzato e un market maker automatico su Testnet.
- Scadenza Hackathon (12 ottobre 2025) – Oltre 23.000 app competono per un montepremi di 160.000$ prima della chiusura il 15 ottobre.
- Catalizzatori per la ripresa (14 ottobre 2025) – Il team punta a inserimenti su exchange, token burn e decentralizzazione per far risalire il prezzo a 0,21$.
Approfondimento
1. Lancio di DEX & AMM (14 ottobre 2025)
Panoramica: Pi Network ha lanciato su Testnet un exchange decentralizzato (DEX) e un market maker automatico (AMM), permettendo lo scambio diretto tra utenti e la creazione di pool di liquidità. Il DEX si ispira al modello di Uniswap, mentre l’AMM regola i prezzi in modo automatico in base a domanda e offerta. Gli utenti possono mettere in staking i propri token nei pool per guadagnare commissioni dello 0,3%.
Cosa significa: Questo rappresenta un segnale positivo per l’utilità di PI, posizionandolo come un possibile protagonista nel mondo DeFi. Tuttavia, l’adozione dipenderà dalla disponibilità sulla Mainnet. Testare in un ambiente controllato riduce i rischi ma rallenta l’impatto reale sul mercato. (Cryptopotato)
2. Scadenza Hackathon (12 ottobre 2025)
Panoramica: Più di 23.000 app partecipano all’Hackathon di Pi, che si conclude il 15 ottobre. L’evento mira a espandere l’utilità della Mainnet, con i team vincitori che si divideranno 160.000 PI (circa 34.880$ al prezzo attuale). Nonostante la crescita delle app, PI ha toccato un minimo storico di 0,17$ la scorsa settimana.
Cosa significa: Impatto neutro per PI: l’attività degli sviluppatori indica potenziale per l’ecosistema, ma lo sblocco dei token e la domanda debole pesano sui risultati. Il successo dipenderà dall’adozione delle app dopo l’Hackathon. (Cryptopotato)
3. Catalizzatori per la ripresa (14 ottobre 2025)
Panoramica: Gli analisti individuano quattro possibili fattori di crescita del prezzo: inserimenti su grandi exchange (come Binance), token burn, aumento dell’utilità e decentralizzazione. PI resta però il 92% sotto il massimo del 2025, con una capitalizzazione di mercato di 1,8 miliardi di dollari e un volume giornaliero di 49 milioni.
Cosa significa: Nel breve termine la situazione appare negativa a causa dei rischi di esecuzione: non sono ancora confermati burn o inserimenti su exchange, e la Pi Foundation controlla ancora circa 90 miliardi di token. Tuttavia, l’integrazione del protocollo Stellar 23 prevista per il quarto trimestre 2025 potrebbe migliorare la scalabilità. (Crypto.news)
Conclusione
Il passaggio di Pi Network verso DeFi e sviluppo di app si scontra con il forte calo del valore del token, evidenziando una distanza tra i progressi tecnici e la fiducia del mercato. Sebbene l’Hackathon e il testnet di DEX/AMM mostrino ambizioni a lungo termine, la ripresa di PI dipenderà dalla risoluzione dei problemi di centralizzazione e liquidità. Le novità di ottobre segneranno una svolta o prevarrà lo scetticismo?
Qual è il prossimo passo nella roadmap di PI?
TLDR
La roadmap di Pi Network si concentra su aggiornamenti tecnici, espansione dell’ecosistema e traguardi guidati dalla comunità.
- Lancio del Protocollo v23 Mainnet (Q4 2025/Q1 2026) – Completamento dell’integrazione di Stellar Core per migliorare la scalabilità.
- Sviluppo del Rust SDK (Q1 2026) – Semplificazione della creazione di smart contract per gli sviluppatori.
- Implementazione del Fondo Ecosistema da 100 milioni di dollari (in corso) – Incentivazione dello sviluppo di dApp e dell’utilità della rete.
Approfondimento
1. Lancio del Protocollo v23 Mainnet (Q4 2025/Q1 2026)
Panoramica:
Pi Network sta testando il Protocollo v23 sulla sua Testnet, che integra Stellar Core v23.0.1 per migliorare l’efficienza delle transazioni e la scalabilità. Questo aggiornamento è fondamentale per il passaggio alla Open Mainnet, anche se il team non ha ancora fissato una data precisa, citando dipendenze da fattori esterni (Coinspeaker).
Cosa significa:
- Aspetto positivo: Un’implementazione riuscita potrebbe aumentare la capacità della rete, attirando sviluppatori e utenti.
- Aspetto negativo: Ritardi potrebbero causare ulteriori oscillazioni di prezzo, considerando il calo del 92% di PI rispetto al suo massimo storico.
2. Sviluppo del Rust SDK (Q1 2026)
Panoramica:
Ispirato al Soroban SDK di Stellar, il toolkit basato su Rust punta a rendere più semplice il lancio di smart contract. Questo è in linea con l’obiettivo di Pi di far crescere la comunità di sviluppatori e ampliare casi d’uso come DeFi e applicazioni Web3.
Cosa significa:
- Aspetto positivo: Ridurre le difficoltà nella creazione di dApp potrebbe aumentare l’utilità della rete e la domanda del token.
- Rischio: L’adozione dipenderà dalla qualità della documentazione e dal coinvolgimento della comunità.
3. Implementazione del Fondo Ecosistema da 100 milioni di dollari (in corso)
Panoramica:
Annunciato a maggio 2025, il fondo sostiene startup che sviluppano app basate su Pi, con particolare attenzione all’utilità reale (ad esempio sistemi di pagamento, soluzioni di identità). Sono già presenti oltre 21.000 app, ma permangono sfide legate alla liquidità e alla conformità normativa (Bitrue).
Cosa significa:
- Aspetto positivo: Investimenti strategici potrebbero accelerare la trasformazione di Pi da asset speculativo a rete orientata all’utilità.
- Aspetto neutro: Il successo dipenderà da un’attenta selezione per evitare progetti di bassa qualità.
Conclusione
La roadmap di Pi Network bilancia aggiornamenti tecnici (Protocollo v23) con incentivi per l’ecosistema (SDK, fondo di investimento), ma permangono rischi legati all’esecuzione. L’assenza di una timeline definita per la Open Mainnet e la crisi di liquidità di PI (con un calo mensile del prezzo del 40%) evidenziano la necessità di progressi concreti. Lo sviluppo guidato dalla comunità riuscirà a compensare le preoccupazioni sulla centralizzazione, ora che gli operatori di nodi superano i 400.000? Monitorate la stabilità della Testnet e l’adozione delle dApp per avere indicazioni.
Qual è l'ultimo aggiornamento nella codebase di PI?
TLDR
Nel terzo trimestre del 2025, il codice di Pi Network ha subito importanti aggiornamenti del protocollo e ampliamenti dell’infrastruttura, con un focus particolare sulla scalabilità e la decentralizzazione.
- Rilascio Protocollo v23 (settembre 2025) – La Testnet è stata aggiornata al protocollo v23 basato su Stellar, migliorando conformità e prestazioni.
- Supporto per Linux Node (agosto 2025) – Il rilascio ufficiale del nodo Linux semplifica la partecipazione decentralizzata.
- Manutenzione Backend (25 settembre 2025) – Aggiornamento critico dell’infrastruttura per supportare funzionalità future.
Approfondimento
1. Rilascio Protocollo v23 (settembre 2025)
Panoramica:
Pi Network ha iniziato la migrazione della sua Testnet alla versione 23 del protocollo, adottando i più recenti miglioramenti del consenso di Stellar. Questo aggiornamento introduce un’autorità KYC (conoscenza del cliente) direttamente sulla blockchain e prepara il sistema alla compatibilità con smart contract.
Le modifiche tecniche principali includono:
- Integrazione di Stellar Core v23 e Horizon v23 nel setup Docker dei nodi di Pi.
- Miglioramenti nella sincronizzazione dei nodi e negli strumenti API per gli sviluppatori.
- Distribuzione graduale su Testnet1 (completata) e Testnet2 (in corso).
Cosa significa:
Questo è un segnale positivo per Pi Network perché allinea il protocollo agli standard blockchain di livello aziendale, potenzialmente attirando partner istituzionali. Tuttavia, nel breve termine potrebbero verificarsi oscillazioni dovute alle interruzioni temporanee durante la migrazione. (Fonte)
2. Supporto per Linux Node (agosto 2025)
Panoramica:
Pi ha rilasciato un client ufficiale per nodi Linux, ampliando l’infrastruttura oltre Windows e macOS. L’aggiornamento consente aggiornamenti manuali o automatici e standardizza gli ambienti per exchange e sviluppatori.
Cosa significa:
Questo è un passo neutro-positivo, in quanto riduce le barriere per i contributori tecnici ma non influisce direttamente sulle ricompense di mining. La mossa indica l’attenzione di Pi verso la preparazione aziendale, anche se l’adozione di massa dipenderà dalla crescita complessiva dell’ecosistema. (Fonte)
3. Manutenzione Backend (25 settembre 2025)
Panoramica:
Una manutenzione programmata di 2 ore il 25 settembre ha avuto lo scopo di ottimizzare l’infrastruttura server per le future esigenze di scalabilità, inclusi i processi KYC e le transazioni sulla Mainnet.
Cosa significa:
Si tratta di un intervento neutro ma necessario: pur causando interruzioni temporanee del servizio, risolve colli di bottiglia fondamentali per gestire oltre 14,8 milioni di utenti migrati su Pi. (Fonte)
Conclusione
Gli aggiornamenti di Pi Network nel terzo trimestre del 2025 evidenziano una maturazione tecnica attraverso l’aggiornamento del protocollo e la compatibilità con Linux, anche se la crescita dell’utilità dell’ecosistema rimane cruciale. Con la Testnet v23 ora attiva, sarà interessante vedere se il lancio degli smart contract sulla Mainnet stimolerà l’attività degli sviluppatori e la domanda del token.