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Qual è il prossimo passo nella roadmap di PI?

TLDR

Lo sviluppo di Pi Network procede con questi traguardi:

  1. Lancio della Mainnet Protocol v23 (Q4 2025) – Completamento degli aggiornamenti Testnet per migliorare scalabilità e contratti intelligenti.
  2. Rilascio del Rust SDK (2025) – Semplificazione dello sviluppo di smart contract per favorire la crescita dell’ecosistema.
  3. Aggiornamenti dalla conferenza Token2049 (ottobre 2025) – Possibili chiarimenti sulla roadmap da parte della cofondatrice Chengdiao Fan.

Approfondimento

1. Lancio della Mainnet Protocol v23 (Q4 2025)

Panoramica:
Pi Network sta testando il Protocollo v23 su Testnet 2, un aggiornamento basato su Stellar Core pensato per migliorare la scalabilità, l’efficienza delle transazioni e le capacità dei contratti intelligenti (Pi Network Testnet Progress). Il rilascio avverrà in più fasi (da v19 a v23), con particolare attenzione alla stabilità prima del passaggio alla Mainnet, previsto per fine 2025 o inizio 2026.

Cosa significa:
Questo è un segnale positivo per PI, poiché risolve problemi tecnici che limitavano la piattaforma, aprendo la strada a applicazioni decentralizzate (dApp) e all’interoperabilità tra diverse blockchain. Tuttavia, eventuali ritardi o problemi tecnici potrebbero temporaneamente influenzare negativamente il sentiment del mercato.

2. Rilascio del Rust SDK (2025)

Panoramica:
È in sviluppo un Software Development Kit (SDK) basato su Rust, ispirato al Soroban SDK di Stellar. L’obiettivo è rendere più semplice la creazione di smart contract e attrarre sviluppatori nell’ecosistema Pi (Pi Network Developer Tools).

Cosa significa:
Questo è un segnale neutro-positivo per PI. Strumenti migliori potrebbero accelerare l’adozione delle dApp, ma il successo dipenderà dall’interesse degli sviluppatori e dall’effettivo utilizzo pratico.

3. Aggiornamenti dalla conferenza Token2049 (ottobre 2025)

Panoramica:
La cofondatrice Chengdiao Fan parteciperà a Token2049 a Singapore, dove si attendono aggiornamenti sulla visione a lungo termine di Pi, la strategia regolatoria e i requisiti per l’Open Mainnet (Event Expectations).

Cosa significa:
Questo è un segnale positivo se verranno annunciati traguardi concreti, come partnership con exchange. Al contrario, impegni vaghi potrebbero aumentare lo scetticismo sui tempi di lancio dell’Open Mainnet.

Conclusione

Nel breve termine, Pi Network si concentra sulla preparazione della Mainnet Protocol v23 e sugli strumenti per sviluppatori, mentre il successo a lungo termine dipenderà dall’utilità dell’ecosistema e dall’effettiva realizzazione dell’Open Mainnet. Il Rust SDK riuscirà a stimolare innovazioni significative nelle dApp, o eventuali ritardi oscureranno i progressi?


Qual è l'ultimo aggiornamento nella codebase di PI?

TLDR

Il codice di Pi Network si evolve puntando su conformità, decentralizzazione e strumenti per l’ecosistema.

  1. Aggiornamento Protocollo v23 (12 settembre 2025) – Upgrade su Testnet con KYC on-chain e preparazione ai smart contract.
  2. Lancio Nodo Linux (28 agosto 2025) – Supporto ampliato per nodi su sistemi Linux.
  3. Migliorie a Pi App Studio (17 ottobre 2025) – Creazione di app con AI e integrazione dello staking.

Approfondimento

1. Aggiornamento Protocollo v23 (12 settembre 2025)

Panoramica: Pi Network ha iniziato il rilascio del Protocollo v23 su Testnet, aggiornando dalla versione v19. Questa versione integra la verifica KYC direttamente sulla blockchain e si allinea al protocollo Stellar per supportare gli smart contract.

L’aggiornamento introduce un processo KYC decentralizzato, inserendo la conformità normativa direttamente nel sistema blockchain. Ciò permette alla comunità di verificare le identità rispettando standard globali come ERC-3643. La transizione avverrà gradualmente su Testnet1, Testnet2 e Mainnet, con brevi interruzioni previste durante il deployment.

Cosa significa: Questo è un segnale positivo per Pi Network, perché il KYC decentralizzato potrebbe semplificare l’ingresso degli utenti e attrarre partner regolamentati. La compatibilità con smart contract apre la strada a servizi DeFi e applicazioni decentralizzate. (Fonte)


2. Lancio Nodo Linux (28 agosto 2025)

Panoramica: Pi ha rilasciato un Nodo ufficiale per Linux, ampliando il supporto infrastrutturale oltre Windows e macOS. L’aggiornamento facilita la gestione dei nodi per exchange e sviluppatori grazie agli aggiornamenti automatici.

Il Nodo Linux riduce la manutenzione manuale e i rischi di frammentazione, aspetti fondamentali per partner che utilizzano sistemi Linux. Non modifica le ricompense di mining, ma rafforza la decentralizzazione della rete.

Cosa significa: Questo aggiornamento è neutro per Pi Network, poiché avvantaggia principalmente utenti tecnici e operatori istituzionali. Tuttavia, rappresenta un passo avanti verso un’infrastruttura di livello enterprise. (Fonte)


3. Migliorie a Pi App Studio (17 ottobre 2025)

Panoramica: Pi App Studio ha introdotto loghi generati con AI, messaggi di benvenuto personalizzati e una nuova interfaccia per scoprire le app della comunità.

Lo Studio è ora accessibile direttamente dalla barra di navigazione superiore di Pi Desktop. Gli utenti possono fare staking di token PI sulle app per aumentarne la visibilità, sostituendo la pubblicità tradizionale con classifiche basate sulla partecipazione della comunità.

Cosa significa: Questo è un segnale positivo per Pi Network, perché gli strumenti AI abbassano le barriere per lo sviluppo di app, mentre lo staking incentiva la partecipazione nell’ecosistema. L’aumento dell’utilità potrebbe stabilizzare il valore di PI nel lungo termine. (Fonte)


Conclusione

Gli ultimi aggiornamenti di Pi Network puntano su conformità (KYC v23), infrastruttura (Nodi Linux) e crescita dell’ecosistema (App Studio). Questi sviluppi riflettono la sua evoluzione da blockchain focalizzata sul mining a piattaforma orientata all’utilità. L’adozione del KYC decentralizzato accelererà il progresso verso l’Open Mainnet?


Perché il prezzo di PI è diminuito?

TLDR

Pi Network (PI) è sceso del 2,14% a 0,203$ nelle ultime 24 ore, estendendo un calo mensile del 43%. Ecco perché:

  1. Sblocco dei token – Oltre 1,2 miliardi di PI saranno sbloccati nel prossimo anno, immettendo sul mercato circa 3,3 milioni di monete al giorno (Crypto.News).
  2. Bassa liquidità – Un volume di scambi di 13,9 milioni di dollari nelle 24h (-24,6% rispetto alla settimana precedente) indica una profondità di mercato limitata, che amplifica le oscillazioni di prezzo.
  3. Mancanza di grandi quotazioni – L’assenza su piattaforme come Binance e Coinbase limita l’accesso degli acquirenti nonostante gli aggiornamenti dell’ecosistema.
  4. Debolezza tecnica – Il prezzo è sotto tutte le medie mobili chiave; l’RSI a 30,6 segnala condizioni di ipervenduto, ma non c’è ancora un’inversione di tendenza.

Analisi Approfondita

1. Sblocco dei Token e Pressione sull’Offerta (Impatto Negativo)

Panoramica: Nei prossimi 12 mesi saranno sbloccati oltre 1,2 miliardi di token PI (il 15% dell’offerta circolante), con circa 3,3 milioni di monete al giorno. Gli sblocchi recenti hanno coinciso con un’accelerazione delle vendite, come dimostra un deposito di 473.000 PI su Gate.io il 10 ottobre (X post).

Cosa significa: La pressione di vendita quotidiana da parte di miner e primi adottanti supera la domanda organica. Con 8,28 miliardi di PI già in circolazione e un massimo di 100 miliardi, persistono timori di diluizione.

2. Scarsità di Liquidità e Quotazioni sugli Exchange (Impatto Misto)

Panoramica: Il volume di scambi nelle 24h di 13,9 milioni di dollari rappresenta solo lo 0,83% della capitalizzazione di mercato di 1,68 miliardi di dollari, segnalando libri ordini poco profondi. Nonostante i recenti aggiornamenti dell’App Studio, exchange importanti come Binance non hanno ancora quotato PI, limitando gli investimenti istituzionali.

Cosa significa: La bassa liquidità aumenta la volatilità: un ordine di vendita da 1 milione di dollari potrebbe far scendere il prezzo di circa il 5%. Le quotazioni su exchange di primo livello sono fondamentali per stabilizzare il mercato.

3. Debolezza Tecnica (Impatto Negativo)

Panoramica: Il prezzo di PI è sceso sotto la zona di supporto tra 0,20$ e 0,21$ il 19 ottobre, attivando stop-loss. La media mobile semplice a 200 giorni si trova a 0,49$, il 141% sopra i prezzi attuali, confermando un trend ribassista di lungo termine.

Cosa significa: Sebbene l’RSI giornaliero a 30,6 indichi condizioni di ipervenduto, PI deve superare i 0,21$ (massimo del 20 ottobre) per interrompere la pressione ribassista. L’istogramma MACD a +0,00169 suggerisce un leggero interesse all’acquisto, ma senza forza decisiva.

Conclusione

Il calo di PI deriva da un eccesso strutturale di offerta, bassa liquidità e livelli tecnici rotti. Sebbene i segnali di ipervenduto e il supporto a 0,20$ possano offrire una zona di rimbalzo, una ripresa sostenibile richiede una riduzione delle vendite dovute agli sblocchi o nuove quotazioni sugli exchange.

Da monitorare: Riuscirà PI a mantenere il supporto a 0,20$ con volumi in aumento, o gli sblocchi lo spingeranno verso il minimo del 2025 a 0,1585$? Tenere d’occhio i trend dei depositi sugli exchange e le voci su una possibile quotazione su Binance.


Cosa potrebbe influenzare il prezzo futuro di PI?

TLDR

Pi Network affronta fasi di transizione importanti con segnali contrastanti.

  1. Scadenza per la migrazione al Mainnet – L’estensione del periodo per completare il KYC potrebbe stabilizzare la partecipazione alla rete
  2. Inserimento sugli Exchange – L’assenza dalle principali piattaforme limita la formazione del prezzo
  3. Aggiornamenti del Protocollo – Le novità della versione v23 potrebbero rilanciare l’attività degli sviluppatori

Approfondimento

1. Slancio nella migrazione al Mainnet (Impatto misto)

Panoramica:
L’estensione del periodo di grazia fino al 28 febbraio 2025 permette a 8,28 miliardi di possessori di PI di completare il KYC e trasferire i propri saldi. Oltre 14,8 milioni di utenti hanno già effettuato la migrazione, ma chi non rispetterà la scadenza rischia di perdere oltre l’80% dei token non migrati (Pi Core Team).

Cosa significa:
Una migrazione riuscita potrebbe ridurre la pressione di vendita bloccando i token non conformi, aumentando così l’utilità della rete. Tuttavia, eventuali ritardi nel lancio della Open Network (previsto per il primo trimestre 2025) potrebbero prolungare le limitazioni di liquidità.

2. Liquidità e inserimenti sugli exchange (Rischio ribassista)

Panoramica:
PI viene scambiato su mercati secondari come Bitget, ma manca ancora l’inserimento su piattaforme di rilievo come Binance o Coinbase, fondamentali per una corretta formazione del prezzo. Il volume giornaliero di scambi (17,7 milioni di dollari) rappresenta solo l’1% della capitalizzazione di mercato di 1,67 miliardi di dollari, segnalando una liquidità fragile (Crypto.News).

Cosa significa:
Finché i principali exchange non accetteranno PI, la volatilità potrebbe rimanere elevata. L’aggiornamento del nodo Linux previsto per il 2025 mira ad attrarre validatori istituzionali, migliorando l’infrastruttura per future quotazioni.

3. Sviluppo dell’ecosistema (Catalizzatore rialzista)

Panoramica:
L’aggiornamento del protocollo v23 ha introdotto strumenti per app basate su intelligenza artificiale e una testnet per un DEX (exchange decentralizzato). Sono già presenti oltre 100 dApp, ma l’utilizzo reale è ancora limitato. Il Pi Hackathon 2025 mette in palio premi per 160.000 PI per incentivare progetti orientati all’utilità (CoinGape).

Cosa significa:
Gli strumenti migliorati per gli sviluppatori potrebbero accelerare il lancio di nuove app, creando una domanda concreta per PI. Tuttavia, l’attuale RSI (30,6) indica condizioni di ipervenduto, che richiedono un acquisto sostenuto per invertire la tendenza.

Conclusione

Il prezzo di Pi dipende dall’effettiva realizzazione dei tempi della Open Network, bilanciando lo sblocco mensile di 120 milioni di PI con la crescita ancora iniziale dell’utilità. Gli indicatori tecnici suggeriscono un possibile rimbalzo se il supporto a 0,20 dollari reggerà, ma le quotazioni sugli exchange e la conformità alla migrazione restano elementi chiave. Riuscirà il primo trimestre del 2025 a trasformare Pi da asset speculativo a economia funzionale?


Cosa dicono le persone su PI?

TLDR

La comunità di Pi oscilla tra un cauto ottimismo e una certa frustrazione. Ecco cosa sta emergendo come tendenza:

  1. **

Quali sono le ultime notizie su PI?

TLDR

Pi Network affronta la pressione ribassista con aggiornamenti all’ecosistema, mentre i trader osservano livelli chiave di supporto. Ecco gli ultimi sviluppi:

  1. Aggiornamento App Studio (19 ottobre 2025) – Aggiunti strumenti di intelligenza artificiale, ma permangono problemi legati allo sblocco dei token e alla liquidità.
  2. Supporto tecnico confermato (20 ottobre 2025) – Il prezzo si mantiene a 0,20$ nonostante segnali di ipervenduto, ma i rischi restano.
  3. Conclusione Hackathon (18 ottobre 2025) – Premi per 160.000 PI destinati a sviluppatori per aumentare l’utilità, risultati ancora da definire.

Approfondimento

1. Aggiornamento App Studio (19 ottobre 2025)

Panoramica:
Pi Network ha rilasciato un importante aggiornamento di App Studio che include personalizzazione delle app assistita da intelligenza artificiale, integrazione dello staking e miglioramenti nella scoperta delle applicazioni. L’obiettivo è facilitare gli sviluppatori nella creazione di dApp, accelerando l’adozione.

Cosa significa:
L’impatto sul prezzo di PI è neutro nel breve termine: la crescita dell’ecosistema potrebbe aumentare l’utilità a lungo termine, ma l’imminente sblocco di oltre 1,2 miliardi di token e la bassa liquidità (volume giornaliero di 18,9 milioni di dollari) limitano i benefici immediati. (Crypto.News)

2. Supporto tecnico confermato (20 ottobre 2025)

Panoramica:
PI si è stabilizzato a 0,20$ dopo un’inversione chiamata Swing Failure Pattern (SFP), con l’indice RSI a 26 che indica condizioni di ipervenduto estremo. Gli analisti segnalano la formazione di un pattern testa e spalle sui grafici a 4 ore, con un possibile target a 0,18$ se viene rotto il supporto a 0,199$.

Cosa significa:
A breve termine, la situazione è moderatamente rialzista se il supporto a 0,20$ regge, ma è fondamentale un volume sostenuto. Se non si riesce a superare la resistenza a 0,24$, potrebbe proseguire il calo del 93% rispetto al picco di 2,99$ di febbraio. (Crypto.News)

3. Conclusione Hackathon (18 ottobre 2025)

Panoramica:
Il Pi Hackathon 2025 si è concluso il 15 ottobre, con un montepremi di 160.000 PI (circa 32.000$) destinato a sviluppatori che realizzano applicazioni concrete. I vincitori non sono ancora stati annunciati; l’evento mira a colmare il gap di utilità di PI.

Cosa significa:
L’impatto è neutro o leggermente ribassista finché non si vedono risultati concreti in termini di adozione. Il sentimento della community resta debole, con 411 milioni di PI ancora sugli exchange e 120 milioni di token in fase di sblocco. (CryptoPotato)

Conclusione

L’attenzione di Pi Network sugli strumenti per l’ecosistema si scontra con il continuo sblocco di token e la riluttanza degli exchange. Sebbene gli indicatori tecnici suggeriscano un possibile rimbalzo, i rischi macroeconomici come i dati sull’inflazione (21 ottobre) e il sentiment sulle altcoin (CMC Altcoin Season Index a 27) pesano notevolmente. Le iniziative per gli sviluppatori riusciranno a superare la pressione di vendita, o il prossimo obiettivo sarà 0,15$?